8 maggio 2008

James Lynch

"vivere la propria vita in un corpo che non si sente, è, io credo, la piu solitaria delle solitudini"

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Quindi sei a favore della chirurgia estetica (come me del resto)...
Diciamolo...
Basta con questa retorica del "bisogna accettarsi per come si è", "bisogna imparare a piacersi", che è francamente insopportabile...
Se uno vive all'interno di un corpo che non sente come suo vive una situazione di enorme sofferenza e disagio, altro che retoriche superficiali ed idiote...
A dire la verità "bisogna accettarsi per come si è", "bisogna imparare a piacersi" sono frasi fatte che molti pseudopisicologi ripetono spesso, ma evidentemente anche in questo si vede che tu sei migliore, motivo per il quale ti dò retta nonostante la mia conclamata diffidenza(per usare un eufemismo) nei confronti della psicologia...

Shiver ha detto...

hola, si sono a favore della chirugia estetica, ma penso che ogni persona che non si accetta dovrebbe porsi la domanda del PERCHè NON SI ACCETTA,prima di ricorrere alla chirurgia estetica.
Il problema è che la risposta alla domanda nn sta nella prima cosa che ti viene in mente quando te lo chiedono, ma bisogna andare oltre...cosa che la maggior parte delle persone, non fa...tu mi conosci e sai che fisicamente non sono Pamela Anderson, ci sono un sacco di cose che cambierei:
- qualche taglia in piu di reggiseno..
- l'altezza...
- l'apparecchio ai denti...
- ecc..
però anche se mi lamento di tutte queste cose io mi piaccio per cio che sono se avessi il corpo della Andreson non mi sentirei a mio agio...probabilmente piacerei a piu uomini, le donne mi invidierebbero, ma io nn mi ci sentirei a mio agio con tutta quella roba...certo spero di migliorare con l'età, ma non dal lato estetico..dal lato morale.. penso di avere ancora un bel po di strada da fare per accettare tutti i miei lati negativi e per accettare i miei limiti...

Anonimo ha detto...

Per come la vedo io ogni persona ha due dimensioni, una esteriore e una interiore...
Ed è giusto curarle e coltivarle entrambe...
Occuparsi esclusivamente di una delle due trascurando completamente l'altra
non mi sembra corretto...

Perchè se facendomi un'autoanalisi individuo alcuni lati del mio carattere che secondo me sono negativi e provo a correggerli questo viene visto dagli altri in modo positivo, come il lodevole tentativo di diventare una persona migliore, in sintesi come un'evoluzione, mentre se faccio la stessa identica cosa ma riferita alla mia dimensione fisica il mio gesto viene bollato come un gesto frivolo e superficiale?

Certo, pensare esclusivamente alla propria dimensione esteriore a scapito di quella interiore è stupido, ma non si capisce perchè non debba essere così anche nel caso contrario...

Ripeto, una cosa non esclude l'altra...
Ci si può (anzi, ci si deve!) prendere cura del proprio corpo e della propria mente (preferisco usare la parola "mente" anzichè "anima", perchè non esendo un credente quello dell'anima è un concetto che non mi appartiene) allo stesso tempo...

E' ovvio che cercare di migliorarsi esteticamente per piacere ad un'altra persona è sbagliatissimo, ma non vale la stessa identica cosa
anche per la dimensione interiore?
Cercare di modificare il proprio carattere, la propria essenza, in funzione di qualcunaltro, esclusivamente per cercare di piacergli come persona (e qui non serve che faccia esempi, lo sai benissimo che ne abbiamo uno colossale sotto gli occhi) non è forse ugualmente sbagliato come modificare il proprio aspetto per compiacere o per cercare di conquistare qualcuno?

E' naturale che il desiderio, lo stimolo e la voglia di migliorarsi devono nascere e maturare solo ed esclusivameente all'interno di noi stessi, sia che si tratti della sfera interiore sia che si tratti della sfera esteriore...
Dobbiamo migliorare solamente per noi stessi, non in funzione degli altri...

"ma penso che ogni persona che non si accetta dovrebbe porsi la domanda del PERCHè NON SI ACCETTA,prima di ricorrere alla chirurgia estetica."
Perchè, invece ad una persona che ti dice che non riesce a sopportare o ad accettare un lato del proprio carattere prima di suggerirgli dei metodi per cercare di modificarlo non chiederesti di riflettere sul perchè non accetta quel particolare lato del proprio carattere?
Come vedi anche qui la cosa è uguale per entrambi gli ambiti...

In sintesi la domanda è:
Perchè cercare di migliorarsi a livello interiore viene visto come un fatto lodevole mentre cercare di
migliorarsi a livello esteriore viene invece visto come un fatto quasi disdicevole?

Non dipenderà forse (gurda che cosa ti tiro fuori!) da un certo tipo di retroterra culturale di origine religiosa (nella fattispecie cattolica) dal quale un po' tutti siamo influenzati (al di là che crediamo o meno o dal fatto che ci rechiamo in chiesa o meno... parlo di stereotipi e di convenzioni culturali che si sono radicate nella società nel corso degli ultimi due millenni e che sono stati trasmessi di generazione in generazione attraverso l'educazione
e la cultura), secondo la quale il concetto di "bello" assume un connotato fortemente negativo perchè intrinsicamente associato al concetto di peccato (vedi la condanna della vanità, della lussuria, del lusso, la repressione sessuale, l'elogio della castità, ecc..), facendo passare l'idea che l'unica cosa che conta davvero è la spiritualità (e quindi la dimensione interiore)?

Nel mondo classico (ovvero nell'antica Grecia e nella Roma pagana), all'interno di quella che definiamo cultura ellenistica, l'edonismo, il gusto del bello, l'esaltazione e l'esposizione del corpo umano erano assai concetti e comportamenti diffusi e apprezzati...
E' innegabile che con l'avvento del cristianesimo ci sia stato un cambiamento radicale nei costumi e nella morale (in senso fortemente restrittivo, dal mio punto di vista un regresso), con la messa in primo piano dell'anima, della spiritualità, della sfera interiore, a scapito di tutto ciò che è "carnale"...
Ecco la conanna dell'edonismo, della ricerca e dell'esibizione della bellezza, della nascita delle etichette "vuoto" o "superficiale"...
E questa concezione si è estesa ben oltre i confini strettamente religiosi, li ha superati di molto, diventando parte integrante della cultura dominante all'interno della quale tutti noi siamo nati e dalla quale in varia misura (forsse sarò presuntuoso ma per quanto mi riguarda dico "poco") siamo tutti noi inconsapevolmente influenzati...

Come ho scritto nella cultura ellenistica, l'edonismo, il gusto del bello, l'esaltazione e l'esposizione del corpo umano erano assai concetti e comportamenti diffusi e apprezzati, ma non per questo si trattava di una società frivola, intellettualmente povera o
che non desse risalto alla dimensione interiore...
Anzi...
Basta pensare alla produzione intellettuale di quel periodo, che è spropositata e che ha conosciuto vette ancora oggi ineguafgliate, come ad esempio la filosofia...
La parte migliore (dal punto di vista morale, delle idee) della nostra civiltà che definiamo occidentale è figlia di quel mondo...
Mondo nel quale la dimensione interiore e l'evoluzione mentale e spirituale avevano un ruolo importantissimo, ma dove la ricerca e l'esibizione della bellezza esteriore non venivano guardate con sospetto ma anzi venivano considerate positive e incoraggiate...

Anonimo ha detto...

D'altra parte se anche tu non la pensi come me perchè hai riportato la frase di James Lynch?

Federico Zuliani ha detto...

Quoto il primo commento di Gohan, son tutte balle l'accettarsi eccetera. Se uno nn si piace, c'è poco da fare...

Shiver ha detto...

"Perchè cercare di migliorarsi a livello interiore viene visto come un fatto lodevole mentre cercare di
migliorarsi a livello esteriore viene invece visto come un fatto quasi disdicevole?"
per la maggior parte delle persone questo è vero,il miglioramento interiore è lodato, mentre quello esteriore è ridicolizzato.. ma io non la penso cosi..la penso come te è per questo che ho messo la frase...secondo me ogni persona deve trovare il giusto equilibrio sia esteriore che interiore... ciò porta l'individuo a crearsi una sua identità, ad avere un suo stile.. e in questa identità ci si deve sentire bene, sia mentalmente che fisicamente.
per quanto riguarda la questione chirurgia estetica io sono favorevole se ciò fa star bene la persona che si sottopone all'intervento, solo che questi interventi sono per la maggior parte molto invasivi e uno prima di farli dovrebbe pensarci su sapendo esattamente cosa lo porta a voler cambiare una parte del suo corpo...a volte la motivazione è come dici tu "per se stesso"...a volte le motivazioni sono altre...

Shiver ha detto...

"Cercare di modificare il proprio carattere, la propria essenza, in funzione di qualcunaltro, esclusivamente per cercare di piacergli come persona (e qui non serve che faccia esempi, lo sai benissimo che ne abbiamo uno colossale sotto gli occhi) non è forse ugualmente sbagliato come modificare il proprio aspetto per compiacere o per cercare di conquistare qualcuno?"

qui sono d'accordo è sbagliatissimo...
io nn lo farei!
ma è pur sempre una scelta soggettiva che una persona fa...probabilmente questa persona pensa che ne trarrà un gran beneficio...poi il tempo ci dirà...

Shiver ha detto...

"Perchè, invece ad una persona che ti dice che non riesce a sopportare o ad accettare un lato del proprio carattere prima di suggerirgli dei metodi per cercare di modificarlo non chiederesti di riflettere sul perchè non accetta quel particolare lato del proprio carattere?
Come vedi anche qui la cosa è uguale per entrambi gli ambiti..."

SI MA INFATTI VALE PER ENTRAMBE LE COSE...GLI FAREI LA STESSA DOMANDA...IL PUNTO NON è COSA VUOI CAMBIARE, MA PERCHè LO VUOI CAMBIARE, COSA TI SPINGE??QUAL'è LA MOTIVAZIONE CHE STA DIETRO AL CAMBIAMENTO...

Shiver ha detto...

anche per quanto riguarda gli stereotipi religiosi sono abbastanza d'accordo con te..ma da sempre
"LA RELIGIONE è L'OPPIO DEI POPOLI"

Se poi guardi la tv sono tutti belli, modelli, modelle..quindi la cultura che si diffonde, crea l'idea che devi essere bello se vuoi avere fama, successo e considerazione... questo lo trovo sbagliato...le 15enni di oggi si vestono con la minigonna e i tacchi a spillo e sinceramente a me la cosa mi preoccupa....

Shiver ha detto...

che mi dite poi sulle persone che non sentendosi a loro agio con il proprio corpo decidono di cambiare sesso??
La frase l'ho messa anche per provocare qualche discussione su questo argomento...

Federico Zuliani ha detto...

Niente in contrario, è una libera scelta personale. Anzi, la "liberalizzerei", dato ke ora ci vuole il consenso di un giudice...

Shiver ha detto...

si anch'io sono per la liberalizzazione...
;)

Anonimo ha detto...

Ovvio che uno abbia il diritto a cambiare sesso, ci mancherebbe altro...