25/07/08
Stanotte ho sognato che andavo in una specie di ospedale e dovevo fare qualcosa alla macchina, tipo un controllo, io arrivavo per prima e dopo di me c'erano un sacco di persone che però dovevano fare tutte altre cose diverse da me, tipo tutte erano li per il prelievo di sangue. L' infermiera alla reception era la mia ex collega, la Pamela, io le dicevo cosa dovevo fare, e lei mi dice che appena si può mi chiama, facendomi credere che sarei stata la prima, visto che dovevo fare una cosa veloce e che tutti gli altri erano li per altre cose...invece fa fare prima i prelievi di sangue a tutti gli altri.. e io aspetto e aspetto.. e mi incazzo, e c'è mio moroso nel sogno che mi ha accomapagnata che si incazza pure lui. Nella sala di attesa c'è una vetrata di plexiglass e io inizio a prenderla a calci e pugni, e la vetrata inizia a traballare... la tipa dopo che ha fatto tutti quelli arrivati dopo di me, mi chiama e io sono l'ultima... mi fa il controllo alla macchina io la ringrazio e le dico che poteva dirmelo che sarei stata l'ultima cosi magari tornavo alle 16.00 invece di stare li ad aspettare fino alle 16.00. Ero in attesa dalla mattina. Lei mi da motivazioni improponibili...e io le dico che cmq prima o poi le capiterà di attendere e si renderà conto...poi le dico, mi sembra che la vetrata giu è un po pericolante...magari qualcuno potrebbe farsi male...
INTERPRETAZIONE
visto che il sogno stavolta è mio ho pensato di auto-interpretarmelo, cmq se avete suggerimenti sono sempre ben acetti.
nel sogno io porto la macchina a controllare quindi porto me stessa, perchè la macchina non è altro che un simbolo che rimanda a me, e la mia personalita, lo porto da chi? da una mia ex collega che in realtà è la mia migliore Amica, quella che da mesi mi fa attendere... e che nella realtà lavora come receptionist in concessionaria..nel sogno cosa fa? fa passare avanti tutti anche se io sono arrivata prima.. da piu importanza alle persone che conosce da poco che non a me che mi conosce da una vita.. e che belle cose Le dico alla fine... che sarebbe quello che la mia parte cattiva le direbbe, visto che mi sono sentita abbandonata e messa da parte...e la avviso di un pericolo futuro perchè nell'inconsci le voglio bene e non vorrei anche se faccio di tutto per farlo (prendendo a calci la vetrata) che lei stesse male.
29 luglio 2008
Angolo Poesie
AMICIZIA
tanto tempo è passato
io non ho dimenticato
tanto tempo trascorso
io non l'ho nascosto
siamo qui dinuovo
su un percorso affine
proprio quando tutto sembrava alla fine...
tanto tempo è passato
io non ho dimenticato
tanto tempo trascorso
io non l'ho nascosto
siamo qui dinuovo
su un percorso affine
proprio quando tutto sembrava alla fine...
RIFLESSIONI
Avete mai pensato che quando qualcuno a cui tenete, non ha fiducia in voi la cosa vi fa perdere autostima? bhe io l'ho provato su me stessa in questi giorni, e la cosa mi ha fatto molto, ma molto male... ci ho riflettuto su e anche questo potrebbe essere un fenomeno di proiezioni. Ho pensato anche a quanto, le proiezioni negative di qualcuno siano cosi influenti se uno non se ne accorge in tempo...la cosa negativa è che finchè capitano, uno nn ci può far molto, si sente solo che non è in grado di far qualcosa che magari riteneva di essere in grado di fare, e si trova davanti una persona a cui vuole bene che pensa o ti fa capire che nn ti ritiene in grado di fare quella determinata cosa... e quello sguardo inquisitore, quello sguardo da uno che pensa" tanto nn te ghe la farè mai...te si impedia!!!" lè devastante....per la persona che sta provando a far qualcosa di buono...magari la persona che proietta quel senso di svalutazione non se ne rende conto... non lo fa apposta...cosa scatta li? forse la persona che proietta non si sente all'altezza della persona che svaluta, quindi ha bisogno di svalutare per non sentirsi inferiore... o forse si aspetta che la persona che ha davati sia in grado di fare le stesse cose come le fa lei, quindi non è in grado di vedere i limiti di chi ha davanti e di accettarli, o non capisce la diversità insita in ciascuno di noi... nessuno mai farà una cosa nello stesso modo di un altro, ma non è detto che il risultato finale non sia uguale...
22 luglio 2008
MEGLIO UN ANELLO DI FIDANZAMENTO O UNA MOTO?
Come avete potuto vedere questa è la Moto del FIDANZAMENTO...
mio moroso, conoscendomi non poteva regalarmi un anello di fidanzamento... non sarebbe stato adatto a me..ma questa....vista la mia passione per le moto da quando sono piccola, e visto il colore Fotonico che ha, è decisamente adatta alla nostra FUNNY LOVE STORY!!!
12 luglio 2008
IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA
Aloha a tutti, visto che in questi giorni ho parlato con un mio amico di questo fenomeno ho pensato di farvi partecipi delle miei riflessioni.
Identificazione proiettiva è un concetto che indica il modo in cui stati d'animo che riguardano le fantasie inconsce di una persona (il proiettante) sono fatti propri ed elaborati da un altra persona (il ricevente);
ovvero indica il modo in cui una persona fa uso di un altra persona per sperimentare e contenere un aspetto di se stessa.
Questo aspetto di se stessa può essere un aspetto positivo o un aspetto negativo.
Se è negativo, colui che proietta ha la fantasia, principalmente inconscia, di liberarsi di una parte di se, non desiderata o compromessa e di collocarla in un altra persona al fine di poterla controllare in maniera molto forte.
Se è positiva l'identificazione proiettiva la troviamo che agisce in modo analogo per esempio nelle fasi dello sviluppo infantile nella relazione tra madre e bambino questa, permette di creare nel bambino un senso di distanza psicologica da aspetti indesiderati e terrorizzanti che vengono proiettati dal bambino sulla madre, che se adeguata li contiene e il restituisce al bambino in maniera non più distruttiva in modo che lui possa assimilarli.
Questo fenomeno lo troviamo anche nella nostra quaotidianità ed è un processo mediante il quale vengono indotti in un altra persona sentimenti conformi ai propri, ciò crea la sensazione di essere compresi, di essere un tutt'uno con un altra persona è un processo mediante il quale sentimenti simili a quelli contro cui si sta lottando, vengono trasformati mediante un altra persona e resi pronti, in forma alterata, per la reintroduzione.
Se chi li riceve, riesce ad elaborarli, nel senso di gestirli senza viverli come distruttivi, il soggetto che ha proiettato è in grado di recepirli di nuovo, e ri interiorizzarli, modificati cosi si verifica una crescita psichica di chi ha proiettato.
Questo significa che in tutte le nostre relazioni sia quelle positive in cui ci sentiamo capiti sia in quelle negative in cui non andiamo daccordo con una persona o ci sentiamo incompresi è in atto questo meccanismo sottostante, sta a noi capirlo e porci delle domade...
Un altro fenomeno interessante è all'opposto la proiezione.
Qui il proiettante proietta sul ricevente un sentimento, chi lo riceve non lo sente come proprio, ma lo sente come estraneo (frase tipica: questa cosa nn è da me) questa è una modalita solo espulsiva dove non cè aspetto relazionale, quindi non vi è crescita psichica perchè il ricevente non elabora e non vi è riinteriorizzazione da parte del proiettante.
Identificazione proiettiva è un concetto che indica il modo in cui stati d'animo che riguardano le fantasie inconsce di una persona (il proiettante) sono fatti propri ed elaborati da un altra persona (il ricevente);
ovvero indica il modo in cui una persona fa uso di un altra persona per sperimentare e contenere un aspetto di se stessa.
Questo aspetto di se stessa può essere un aspetto positivo o un aspetto negativo.
Se è negativo, colui che proietta ha la fantasia, principalmente inconscia, di liberarsi di una parte di se, non desiderata o compromessa e di collocarla in un altra persona al fine di poterla controllare in maniera molto forte.
Se è positiva l'identificazione proiettiva la troviamo che agisce in modo analogo per esempio nelle fasi dello sviluppo infantile nella relazione tra madre e bambino questa, permette di creare nel bambino un senso di distanza psicologica da aspetti indesiderati e terrorizzanti che vengono proiettati dal bambino sulla madre, che se adeguata li contiene e il restituisce al bambino in maniera non più distruttiva in modo che lui possa assimilarli.
Questo fenomeno lo troviamo anche nella nostra quaotidianità ed è un processo mediante il quale vengono indotti in un altra persona sentimenti conformi ai propri, ciò crea la sensazione di essere compresi, di essere un tutt'uno con un altra persona è un processo mediante il quale sentimenti simili a quelli contro cui si sta lottando, vengono trasformati mediante un altra persona e resi pronti, in forma alterata, per la reintroduzione.
Se chi li riceve, riesce ad elaborarli, nel senso di gestirli senza viverli come distruttivi, il soggetto che ha proiettato è in grado di recepirli di nuovo, e ri interiorizzarli, modificati cosi si verifica una crescita psichica di chi ha proiettato.
Questo significa che in tutte le nostre relazioni sia quelle positive in cui ci sentiamo capiti sia in quelle negative in cui non andiamo daccordo con una persona o ci sentiamo incompresi è in atto questo meccanismo sottostante, sta a noi capirlo e porci delle domade...
Un altro fenomeno interessante è all'opposto la proiezione.
Qui il proiettante proietta sul ricevente un sentimento, chi lo riceve non lo sente come proprio, ma lo sente come estraneo (frase tipica: questa cosa nn è da me) questa è una modalita solo espulsiva dove non cè aspetto relazionale, quindi non vi è crescita psichica perchè il ricevente non elabora e non vi è riinteriorizzazione da parte del proiettante.
8 luglio 2008
ANGOLO POESIE
UN FILO SOTTILE
scuote la mia mente
il tuo ricordo,
inconsistente
scivola dolcemente..
lungo esperienze, vissute
da persone conosciute.
il nostro destino
continua a scontrarsi
non si perde nell'oblio
quel sentimento..
un po tuo...
un po mio...
che da un nome a un noi
nonostante il tempo che
inesorabilmente
per entrambe
scorre...
scuote la mia mente
il tuo ricordo,
inconsistente
scivola dolcemente..
lungo esperienze, vissute
da persone conosciute.
il nostro destino
continua a scontrarsi
non si perde nell'oblio
quel sentimento..
un po tuo...
un po mio...
che da un nome a un noi
nonostante il tempo che
inesorabilmente
per entrambe
scorre...
3 luglio 2008
RIFLESSINI SULL' ANSIA
"Di regola, ciò che non si vede disturba la mente degli uomini assai piu profondamente di ciò che essi vedono" - Giulio Cesare-
Quante volte, quando ci troviamo da soli, in contatto con noi stessi, proviamo una sensazione spiacevole, quante volte, siamo assilati dai pensieri che non ci fanno dormire e rimurginiamo su di essi, nonostante magari stiamo vivendo un bel momento nn riusciamo a godercelo?
perchè l'ansia per qualcosa o qualcuno ci assale?
Sono i pensieri, le idee, le ossessioni che ognuno di noi percepisce, magari legate ai grandi problemi o ai piccoli problemi del quotidiano che ci insidiano...
ma vi siete mai chiesti il perchè?
l'ansia ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita della psicoanalisi, vi sono secondo Freud due forme d'ansia:
la prima (chiamata nevrosi d'angoscia) è un diffuso senso di inquietudine o di paura che ha origine da un pensiero o da desiderio rimosso, quindi inconscio, che non è emerso perchè troppo carico di affetti che potrebbero causarci una crisi e che quindi il nostro cervello preferisce non far emergere...
la seconda ( chiamata nevrosi attuale) è dovuta all'accumulo di libido legato all'assenza di attività sessuale.
sò che sto per farvi una domanda provocatoria ma voi, di qule ansia soffrite?
e soprattutto... vi siete mai interrogati sulla causa della vostra ansia?
Ciò che non si vede è realmente piu preoccupante di ciò che vediamo o spesso facciamo finta di non vedere ciò che potrebbe far cadere le nostre convinzioni per evitare di rimanere delusi da noi stessi o dalla realtà che ci circonda??
per molti è meglio una vita di illusioni, che una realtà poco appagante...
io preferisco la realtà che sia o meno appagante, sempre meglio la realtà...
però qui emerge un problema filosofico...la realtà che io vedo è soggettiva; è cioè la mia realtà, qualcun'altro vedendo la stessa cosa che ho visto io, gli può dare un significato completamente diverso...sono curiosa di sapere cosa ne pensate.
Quante volte, quando ci troviamo da soli, in contatto con noi stessi, proviamo una sensazione spiacevole, quante volte, siamo assilati dai pensieri che non ci fanno dormire e rimurginiamo su di essi, nonostante magari stiamo vivendo un bel momento nn riusciamo a godercelo?
perchè l'ansia per qualcosa o qualcuno ci assale?
Sono i pensieri, le idee, le ossessioni che ognuno di noi percepisce, magari legate ai grandi problemi o ai piccoli problemi del quotidiano che ci insidiano...
ma vi siete mai chiesti il perchè?
l'ansia ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita della psicoanalisi, vi sono secondo Freud due forme d'ansia:
la prima (chiamata nevrosi d'angoscia) è un diffuso senso di inquietudine o di paura che ha origine da un pensiero o da desiderio rimosso, quindi inconscio, che non è emerso perchè troppo carico di affetti che potrebbero causarci una crisi e che quindi il nostro cervello preferisce non far emergere...
la seconda ( chiamata nevrosi attuale) è dovuta all'accumulo di libido legato all'assenza di attività sessuale.
sò che sto per farvi una domanda provocatoria ma voi, di qule ansia soffrite?
e soprattutto... vi siete mai interrogati sulla causa della vostra ansia?
Ciò che non si vede è realmente piu preoccupante di ciò che vediamo o spesso facciamo finta di non vedere ciò che potrebbe far cadere le nostre convinzioni per evitare di rimanere delusi da noi stessi o dalla realtà che ci circonda??
per molti è meglio una vita di illusioni, che una realtà poco appagante...
io preferisco la realtà che sia o meno appagante, sempre meglio la realtà...
però qui emerge un problema filosofico...la realtà che io vedo è soggettiva; è cioè la mia realtà, qualcun'altro vedendo la stessa cosa che ho visto io, gli può dare un significato completamente diverso...sono curiosa di sapere cosa ne pensate.
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